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Eliminazione totale dell’acido cianidrico nei semi di lino

Eliminazione totale dell’acido cianidrico nei semi di lino

I semi di lino sono riconosciuti per i loro benefici nutrizionali, tra cui alti livelli di omega-3, fibre e lignani. Tuttavia, contengono anche acido cianidrico, un composto potenzialmente tossico. Galab Laboratories ha recentemente condotto una serie di analisi per valutare l’efficacia di un trattamento, utilizzando la tecnologia di iniezione a vapore saturo, per ridurre questa sostanza nei semi di lino.

Il Regolamento (UE) n. 2023/915 stabilisce due livelli massimi per l’acido cianidrico nei semi di lino. Un livello massimo di 150 mg/kg si applica ai semi di lino non lavorati, interi, macinati, schiacciati o tagliati messi sul mercato per il consumatore finale. Un livello massimo di 250 mg/kg si applica ai semi di lino non lavorati, interi, macinati, schiacciati e tagliati.

Metodologia di analisi

Le analisi sono state effettuate in conformità con il § 64 LFGB ASU F 0093, modificato nell’aprile 2013.

Risultati pre-trattamento

Le analisi pre-trattamento hanno rivelato una concentrazione di acido cianidrico di 164 mg/kg nei semi di lino. Questo livello è motivo di preoccupazione, poiché supera le soglie di sicurezza alimentare stabilite da diverse organizzazioni di sanità pubblica. Pertanto, devono essere adottate misure per garantire la sicurezza dei consumatori.

  • Acido cianidrico prima del trattamento: 164 mg/kg
  • Limite di quantificazione (LOQ): 5,0 mg/kg
Risultati dopo il trattamento

L’iniezione di vapore saturo ha completamente eliminato l’acido cianidrico, con livelli inferiori a 5,0 mg/kg.

  • Acido cianidrico dopo il trattamento: <5,0 mg/kg
  • Limite di quantificazione (LOQ): 5,0 mg/kg

Galab Laboratories ha dimostrato che il trattamento con iniezione di vapore saturo può eliminare questo composto dai semi di lino, migliorando così la sicurezza alimentare e i benefici nutrizionali. Questa tecnologia offre una garanzia aggiuntiva di qualità e sicurezza per i produttori e i consumatori attenti alla salute, consentendo un uso più ampio dei semi di lino in una varietà di prodotti alimentari.